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Notizie ACS |   | CONSIGLIO REGIONALE (6): APPROVATA ALL’UNANIMITÀ LA LEGGE CHE ISTITUISCE LA FIGURA DEL GARANTE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA Con un voto unanime dei 23 consiglieri presenti il Consiglio regionale ha approvato il testo della proposta di legge di iniziativa del gruppo Pd (primo firmatario il capogruppo Gianluca Rossi) che istituisce la figura Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Tutela attiva dei diritti e degli interessi individuali dei minori che vivono sul territorio regionale, promozione di una cultura dell’infanzia e coinvolgimento dei soggetti istituzionali interessati, sono i punti centrali del provvedimento. Nel corso della votazione sono stati respinti a maggioranza quattro emendamenti proposti dai consiglieri del Pdl. | 21/7/2009 - | (Acs) Perugia, 21 luglio 2009 - A voti unanimi dei 23 presenti il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge di iniziativa del gruppo consiliare del Pd, primo firmatario Gianluca Rossi, che istituisce la figura del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Tutela attiva dei diritti e degli interessi individuali dei minori che vivono sul territorio regionale, promozione di una cultura dell’infanzia e coinvolgimento dei soggetti istituzionali interessati, sono i punti centrali del provvedimento. Nel corso della votazione sono stati respinti a maggioranza quattro emendamenti proposti dai consiglieri del Pdl. Gianluca Rossi (capogruppo Pd) relatore unico: “L’ISTITUTO DEL GARANTE ASSICURA LA PIENA ATTUAZIONE DEI DIRITTI E DEGLI INTERESSI, COLLETTIVI E INDIVIDUALI, DEI MINORI CHE VIVONO SUL TERRITORIO REGIONALE - La figura di un Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di un organismo cioè di tutela, indipendente e autonomo, nasce dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 20 novembre 1989. Un atto che ha innovato profondamente l’approccio a queste problematiche, condizionando la qualità delle politiche pubbliche e il rapporto tra pubblico e privato. Nove Regioni italiane hanno già approvato, in tempi diversi, leggi regionali che istituiscono il Garante, che rappresenta una figura chiave per lo sviluppo di una cultura dell’infanzia. Oggi ci apprestiamo a votare una legge che ha la finalità di assicurare ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze presenti sul territorio regionale, anche provenienti da altri paesi, la piena attuazione di tutti i diritti riconosciuti, che vanno intesi come doveri che ineriscono alla sfera pubblica, che è l’insieme dei luoghi in cui si sviluppa il senso della comunità, il cui primo nucleo è la famiglia”. SCHEDA: I CONTENUTI DELLA LEGGE Finalità della legge è di assicurare la piena attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi dei minori istituendo la figura del “Garante per l’infanzia e per l’adolescenza” che opererà in piena autonomia e indipendenza, in collaborazione con i servizi regionali. Al Garante spetteranno non solo le attività di difesa e verifica della attuazione dei diritti dei minori, ma anche quelle di “promozione” dei diritti all’istruzione, alla famiglia, all’assistenza socio-sanitaria ed alla vita. In collaborazione con il mondo della scuola, con le istituzioni che si occupano di minori, con le strutture regionali e con il mondo del volontariato, il Garante attiverà iniziative finalizzate alla diffusione di una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza e dei diritti connessi, forme di “ascolto e partecipazione” dei minori alla vita delle comunità locali. Particolare attenzione verrà rivolta alla prevenzione e al contrasto di abusi e violenze, come pure ai contenuti dell’informazione stampata e televisiva, in collaborazione con Il Corecom-Umbria, e anche attraverso la realizzazione di appropriati servizi di informazione e sensibilizzazione mirati. La legge stabilisce la gratuità dell’incarico del futuro Garante, che sarà eletto dal Consiglio regionale a maggioranza assoluta dei consiglieri regionali, sarà scelto fra persone esperte che hanno maturato esperienza nel campo dell’età evolutiva e in quello educativo. La legge stabilisce che il garante riferisca in Aula sulla propria attività almeno una volta l’anno. Ogni tre anni, infine, il Consiglio regionale in collaborazione con il Garante, con i servizi regionali e con gli enti organizza una conferenza regionale per fare il punto sulle problematiche dell’infanzia e dell’adolescenza. TB/ |
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